ART UP 2015 Incontro n. 7
a cura di Enrico De Pascale
1 – 31 luglio 2015
Dal 1 al 31 luglio 2015 prende avvio il settimo appuntamento del progetto Art Up, giunto al suo secondo anno di vita, con l’esposizione di un’opera di Dante Montanari, significativo esponente della corrente novecentista, autore di memorabili vedute della città di Bergamo e del suo territorio. Oltre che un’importante testimonianza delle qualità pittoriche dell’artista, la tela ha il pregio di documentare un angolo tra i più suggestivi di Bergamo Alta – la salita sulle Mura in prossimità dello slargo di Colle Aperto- prima delle demolizioni realizzate per edificare il complesso del Seminario.
DANTE MONTANARI
Veduta di Colle Aperto a Bergamo
1925 ca.
Olio su tela, cm 91×107
Bergamo, Collezione Banca Popolare di Bergamo
Firmata in basso a destra, la tela risale al soggiorno bergamasco del pittore, prolungatosi dal 1920 sino al 1939. Paesista di successo, sensibile alla poetica neoprimitivista del gruppo milanese di Novecento, Montanari ha lasciato una ricca produzione di vedute di Bergamo, alcune delle quali di indubbia suggestione. In questo dipinto lo scorcio rappresentato è quello di Colle Aperto nel punto in cui la strada si impenna in direzione sud, verso la pianura, qui nascosta dal dosso stradale. Al primo sguardo la veduta risulta irriconoscibile per via della costruzione sulla sinistra seminascosta dagli alberi, oggi non più esistente perchè sostituita dalla gran mole del Seminario. In questo senso la tela ha anche un significato di carattere documentario. Sul piano più strettamente stilistico il fascino di questo scorcio cittadino deriva tanto dall’inusuale punto di ripresa, condizionato dal punto di vista fortemente ribassato che consente di staccare il profilo dI alberi e case sullo sfondo luminoso del cielo, quanto dall’atmosfera di magica immobilità ottenuta tramite la semplificazione dei volumi e la particolare qualità della luce che valorizza la condizione silenziosa delle cose.
DANTE MONTANARI Porto S.Elpidio (Ascoli P.) 1896-Milano 1989
Marchigiano, dopo un trasferimento a Milano per frequentare l’Accademia di Brera (presto abbandonata per la scelta di essere autodidatta) giunge a Bergamo subito dopo la Guerra. Pittore di figura, paesaggi e arte sacra, partecipa più volte alle Biennali veneziane, conseguendo anche un premio con l’opera Arturo (1930), e alla Quadriennale di Roma. La sua fortuna critica e commerciale è legata a Bergamo, dove risiede sino al 1939, eseguendo numerose vedute con scorci della città e della campagna. A Bergamo si lega di amicizia con Gianandrea Gavazzeni, Luigi Angelini, Contardo Barbieri, i più giovani Giacomo Manzù e Alberto Vitali. Costruttore di forme e volumi possenti vicino alla poetica di Novecento, ha rappresentato un mondo solido e concreto immerso in un’atmosfera trasognata, carica di silenzio e di immobilità misteriosa. Negli anni Quaranta ordina due importanti personali alla Galleria del Milione (1941) e alla Gussoni (1947), partecipa alla seconda mostra di Novecento e alle Quattro edizioni del Premio Bergamo (1939-42). La sua opera è stata oggetto di revisione critica in tempi recenti con una mostra antologica al Teatro Sociale di Bergamo (2005).
Banca Popolare di Bergamo
Banca Popolare di Bergamo promuove il progetto ART UP, un’iniziativa culturale finalizzata alla conoscenza del proprio patrimonio artistico. Ogni mese, un’opera d’arte diversa facente parte della collezione della Banca, verrà esposta al pubblico nell’atrio della Sede Centrale di Piazza Vittorio Veneto 8. Non una semplice presentazione, ma un vero e proprio “invito” alla lettura e alla fruizione tramite schede storico-critiche illustrate e collezionabili, realizzate per l’occasione dallo storico dell’arte Enrico De Pascale, Curatore responsabile della collezione. Con il progetto ART UP vengono così rese visibili opere d’arte antica e contemporanea normalmente “inaccessibili” perché ubicate negli uffici, nelle filiali, nei caveaux della Banca.
La collezione d’arte della Banca, che assomma diverse centinaia di opere di età compresa tra il XIV e il XXI secolo (dipinti, sculture, disegni, fotografie, stampe, ecc.), si è formata nel corso di quasi centocinquant’anni, intrecciando le proprie vicende con quelle della Banca stessa, fondata nel lontano 1869. Una raccolta ampia e variegata capace di coniugare l’attenzione per la produzione artistica locale e nazionale – da Baschenis a Fra’ Galgario, da Piccio a Manzù, da Ghirri a Boetti – con l’interesse per le proposte più sperimentali della scena internazionale: da Kapoor a Buren, da Armleder a Gillick, da Halley a Yan Pei Ming. Una varietà di opzioni linguistiche ed espressive che è frutto di precise scelte collezionistiche orientate a rappresentare al meglio il complesso e articolato panorama della cultura artistica passata e contemporanea.
Banca Popolare di Bergamo, appartenente al Gruppo UBI Banca, opera attraverso 354 sportelli nelle province di Bergamo, Varese, Monza e Brianza, Como, Lecco, Milano, Brescia e Roma. Fondata nel 1869, la Banca ha costantemente svolto il ruolo di Istituto di riferimento per il territorio in cui opera, distinguendosi per il sostegno all’economia locale e per le iniziative di carattere sociale e culturale.
Banca Popolare di Bergamo, Piazza Vittorio Veneto n. 8 – Bergamo
Orari dal lunedì al venerdì: 8.20/13.20 – 14.40/16.10
INGRESSO LIBERO