Opening: Sabato 5 Marzo 2016 h.18.30
Orari di apertura: Martedì – Sabato h.14:00-19:00
Thomas Brambilla, Via Casalino 25
24121 Bergamo, Italia
Ph: +39 035 247418
www.thomasbrambilla.com
info@thomasbrambilla.com
In un presente,
separato dal suo background culturale, dove le politiche sono ormai separate dal vero e dove la religione è lontana da dio.
In una cultura dove i media digitali forzano un disvelamento totale, si è affermata una mancanza di significato in cui qualsiasi tipo di rappresentazione culturale diventa sempre più sospetta.
Non molto tempo fa, l’arte sembrava poter toccare un profondo mistero.
La sostituzione di una metafora relativa alla profondità con la figura di una rete che riesce ad abbracciare ogni cosa fa nascere una domanda: che forma ha assunto adesso quel mistero?
Nei lavori recenti di Thomas Helbig, tracce quasi immateriali di gioielli, catenine decorative, rosari e motivi cosmici portano luce all’oscurità del velluto (velvet), facendoli assomigliare a diapositive.
Helbig utilizza come materiale di supporto colorati tessuti di scena, dove a differenza di una tela, la superficie inghiotte la luce che lo colpisce o la riflette come morbido barlume.
Le ingannevoli retroulliminazioni che ne derivano e che permettono alle forme negative di acquistare consistenza, sono frutto di una „nebbia“ creata da un precedente impiego dello spray
La cosa in sé quindi scompare, e quello che lo spettatore percepisce è il bagliore residuo.
Questa sorta di pittura “inversa” agisce come una sottile forma di inganno e tramite il suo lavoro Helbig solleva la questione del medium come presentazione e rappresentazione in un ibrido gioco di utilizzo dei colori e dei materiali.