Dal lunedì al venerdì: 8.20/13.20 – 14.40/16.10
INGRESSO LIBERO
UBI Banca
Piazza Vittorio Veneto n. 8 – Bergamo
a cura di Enrico De Pascale
5 2-31 maggio
5 Jan Fabre (Anversa, 1958)
“Cicade in het uur blauw (I – VII) 1072089
“Cicade in het uur blauw (III – VII) 1072090
“Cicade in het uur blauw (V – VII) 1072091
“Cicade in het uur blauw (VI – VII) 1072092
(Cicala nell’ora blu)
2014
biro bic su carta e cicala
cm 44,3 x 34,7 cad.
Collezione UBI Banca, Bergamo
Al centro delle riflessioni di Jan Fabre è spesso la figura dell’artista inteso come “anti-eroe” e “martire” di una società incapace di confrontarsi coi temi cruciali della morte, della memoria, della bellezza, dell’eros. Le sue opere esibiscono una vena iperdecorativa e neo-barocca in cui elementi dell’iconografia pagana e cristiana si mescolano con figure e simboli della Vanitas, quali ossa, teschi, insetti, animali imbalsamati. I materiali impiegati sono i più diversi: dal marmo al vetro, dal bronzo al sangue all’inchjostro della biro bic. Con quest’ultimo mezzo, strettamente legato all’esercizio della scrittura manuale, Fabre ha realizzato numerose opere accomunate dalla luce azzurra sprigionata dall’inchiostro; una luce che rimanda sia ai cieli delle chiese medievali sia all”’ora blu”, a quel momento “magico” cioè che si verifica poco prima dell’aurora -preannunciando il passaggio dal buio alla luce-, o dopo il crepuscolo, nel tempo che precede l’oscurità della notte.
Jan Fabre (Anversa 1958)
Artista multidisciplinare si è formato all’Accademia Reale di Belle Arti di Anversa esordendo con performances legate alla cultura della body-art (My body, my blood, my landscape, 1978). Celebri sono le sue sculture ricoperte da una moltitudine di iridescenti coleotteri che rimandano, come in molti dipinti della pittura fiamminga del XVII secolo) alla sfera simbolica della Vanitas, testimoniando uno stretto legame tra arte, storia dell’arte e scienza; una relazione ispirata dalla lezione del suo illustre avo, il celebre entomologo J.-H. Fabre. Ha esposto nelle principali rassegne d’arte internazionali (Biennale di Venezia, Biennale di San Paolo, Documenta Kassel, ecc.). In anni recenti sue personali sono state allestite al MAXXI di Roma (Jan Fabre. Stigmata, 2013), nel centro storico di Firenze (Spiritual guards, 2016), all’Abbazia di San Gregorio a Venezia (Glass and Bone Sculptures 1977-2017). Nel 2008 ha avuto l’onore di una personale al Louvre.
UBI Banca
ART UP è un’iniziativa di carattere culturale con cui UBI Banca intende offrire alla gentile clientela un incontro ravvicinato e “guidato” con le opere della sua collezione d’arte antica e contemporanea. Ogni mese, presso l’ingresso della Sede Centrale di Piazza Vittorio Veneto 8, una nuova opera d’arte (dipinto, scultura, disegno, fotografia, stampa, video, installazione, ecc.), selezionata tra quelle facenti parte della sua raccolta, viene proposta al pubblico e analizzata tramite una scheda storico-critica illustrata e collezionabile realizzata per l’occasione dallo storico dell’arte e curatore Enrico De Pascale.
La collezione d’arte della Banca, che assomma alcune centinaia di opere di età compresa tra il XIV e il XXI secolo (dipinti, sculture, disegni, fotografie, stampe, ecc.), si è formata nel corso di quasi centocinquant’anni, intrecciando le proprie vicende con quelle della Banca stessa, fondata nel lontano 1869. Una raccolta ampia e variegata capace di coniugare l’attenzione per la produzione artistica locale e nazionale – da Baschenis a Fra’ Galgario, da Piccio a Manzù, da Ghirri a Boetti – con l’interesse per le proposte più sperimentali della scena internazionale: da Kapoor a Buren, da Armleder a Gillick, da Halley a Yan Pei Ming. Una varietà di opzioni linguistiche ed espressive che è frutto di precise scelte collezionistiche orientate a rappresentare al meglio il complesso e articolato panorama della cultura artistica passata e contemporanea.