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    CLAUDIO CENTIMERI: MELANCONIA CON FURORE
    CLAUDIO CENTIMERI: MELANCONIA CON FURORE
    [=== CLAUDIO ==== CENTIMERI === MELANCONIA == CON == FURORE =]
    GALLERIA MARELIA
    26.05.18 - 29.06.18

    Inaugurazione: sabato 26 maggio, ore 18:30
    26 maggio – 29 giugno 2018
    da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
    Galleria Marelia arte moderna e contemporanea
    via Torretta, 4 | 24125 Bergamo | Italia
    www.galleriamarelia.it | info@galleriamarelia.it
    + 39 347 8206829 | Ingresso libero



        [== LINK ==]

    CLAUDIO CENTIMERI: MELANCONIA CON FURORE
    Stereogrammi e oltre dal manicomio di Mombello

    La Galleria Marelia inaugura nell’ambito di The Blank ArtDate – Frequenze che si terrà nelle date 25-26-27 maggio 2018, (negli stessi giorni in cui la città accoglierà un elevato numero di visitatori per il ritorno della salma di Papa Giovanni XXIII).
    L’ottava edizione del festival The Blank ArtDate, le tre giornate dedicate all’arte contemporanea, si propone in una versione eterea ed immateriale, concentrando principalmente gli eventi su audio, video, performance e talk.

    L’artista Claudio Centimeri propone una serie di scatti fotografici realizzati all’interno degli spazi dell’ex manicomio di Mombello, oggi luogo di totale abbandono, che pochi conoscono, ricordato come uno dei più spaventosi luoghi d’Italia, dove le urla assordanti delle anime che occuparono quelle stanze sembrano ancora riecheggiare nell’aria.
    Quello che più ha colpito l’artista, oltre all’evidente perdita collettiva di un patrimonio immobiliare e culturale, è la mancanza di rispetto per un luogo che ha ospitato la sofferenza. Il disagio psichico è, per chi non l’ha provato, un male lontano, sconosciuto e spesso non riconosciuto.
    Impossibile da visitare perché vietato, nel tempo gli spazi sono stati violentati e resi fatiscenti. Per Claudio Centimeri l’ex manicomio rimane un luogo da documentare e reintepretare come spazio che ha ospitato la sofferenza di poveri, prostitute, professori, pittori e di molti personaggi celebri. Una delle più conosciute poetesse del XX secolo, Alda Merini, ne fu “ospite”. Leggiamo oggi il suo dolore nelle commoventi poesie e la disperazione nei disegni dell’artista Gino Sandri che su quei letti si è addormentato per sempre.
    L’ospedale psichiatrico di Mombello è stato la tomba anche per Benito Albino Dalser figlio illegittimo di Benito Mussolini.

    Il percorso espositivo in galleria si articola in due sezioni. Al piano terra sono esposte dodici stampe su carta di una serie selezionata da scatti fotografici presi da Claudio Centimeri all’interno dell’ex manicomio.
    Ogni fotografia è fruibile in 3D, attraverso stereoscopi montati a parete.
    Scientificamente per percepire le tre dimensioni dello spazio circostante, i nostri occhi ricevono due immagini diverse della realtà, da due angolazioni differenti, con uno scarto di circa 6 centimetri. E’ il cervello che unendole, restituisce il senso di profondità e quindi la visione tridimensionale.
    Per ciascuno scatto fotografico Claudio Centimeri presenta due immagini allineate e accoppiate nella sequenza corretta per la visione (la prima per l’occhio sinistro, la seconda per l’occhio destro). A fianco, l’artista presenta le stesse immagini in sequenza invertita. Attraverso gli stereoscopi si potranno scoprire due percezioni diverse dello stesso spazio: una coinvolgente, l’altra respingente. Qual è quella che ci appartiene? Qual è associante e quale dissociante? La follia, quale delle due realtà restituisce? E qual è la normalità?

    Al piano seminterrato è ricostruita una camera dell’ospedale psichiatrico con materassi per terra, odori di muffe e betadine, così da poter coinvolgere appieno lo spettatore, suscitando riflessioni sulle condizioni vissute all’epoca dai degenti. A parete viene proiettata una sequenza ininterrotta di immagini che, con l’ausilio di appositi occhialini, viene percepita come un video in 3D.

    Nota biografica

    CLAUDIO CENTIMERI nasce a Milano nel 1968 e qui vive e lavora. Nel 1985 ottiene il diploma di Maestro d’arte e nel 1987 in Comunicazione Visiva all’Istituto d’arte di Monza. Nel 1992 si diploma in scenografia all’Accademia di Brera con Fernando De Filippi. Nello stesso periodo frequenta la scuola del Cinema di Milano al termine della quale inizia la carriera come illustratore per i più importanti Editori nazionali. Firma numerose copertine per Vivimilano e realizza illustrazioni per il Corriere della Sera. La passione per l’immagine lo porta anche verso il cinema e la TV, e realizza cortometraggi che vengono proiettati in diversi festival in tutto il mondo (La casetta di Marzapane, 2008; Bloody Mary Christmas, 2010). Firma programmi televisivi tra i quali Target, Markette, Chiambretti Night, X Factor, L’Isola dei Famosi. Coltivando sempre l’amore e la ricerca per l’immagine si appassiona al pre-cinema e alla fotografia tridimensionale grazie all’incontro con Attilio Mina, fotografo. Pubblica due libri di fotografia stereoscopica d’antan (Expo 1906 in 3D per Cisalpino, e Viaggio in 3D nell’Antico Egitto per Adarte) e dà inizio alla sperimentazione unendo stereofotografia e concettualità. Nel 2017 espone sue opere stereofotografiche alla mostra Museo della Follia da Goya a Bacon, curata da Vittorio Sgarbi presso il MuSa di Salò (BS) poi approdata alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta di Napoli (2017-2018).

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