Dal lunedì al venerdì: 8.20/13.20 – 14.40/16.10
INGRESSO LIBERO
UBI Banca
Piazza Vittorio Veneto n. 8 – Bergamo
a cura di Enrico De Pascale
4 3-30 aprile
Silvio Poma (Trescore Balneario/Bergamo 1840 – Turate/Como 1932)
Pascolo sull’Adamello
1900 ca.
olio su tela, cm 100 x 175
Bergamo, Collezione Banca Popolare di Bergamo
Specialista del genere paesaggistico, Poma impagina i suoi scorci e le sue vedute lacustri con uno stile vivacemente descrittivo, limpido e ordinato, secondo i principi del Realismo in auge nella seconda metà dell’Ottocento. I luoghi prediletti, come dimostra questa tela, sono per lo più i laghi prealpini e la ben coltivata campagna lombarda, amati e frequentati da quella classe borghese cui il pittore stesso apparteneva, e che lo apprezzò e lo sostenne lungo tutta la sua carriera. La composizione è abilmente giocata sulla successione di piani luminosi determinati dal prato in penombra, dallo specchio d’acqua al centro, impreziosito dal gioco di riflessi, e dalla catena montuosa sullo sfondo il cui profilo si staglia sullo schermo chiaro del cielo. Le figurette degli animali, scandite su più piani secondo un andamento diagonale destra-sinistra, guidano lo sguardo nella profondità dello spazio accentuando il sentimento di verità del dipinto.
Silvio Poma (Trescore Balneario 1840 – Turate 1932)
A Milano frequenta i pittori Giovan Battista Lelli e Gerolamo Induno, che aveva conosciuto in guerra in occasione della campagna militare del 1859. Esordisce all’Esposizione di Belle Arti di Brera nel 1869. Ebbe importanti riconoscimenti ufficiali, come il Premio Mylius a Brera nel 1871 ottenuto con il dipinto Macbeth e le streghe del bosco e illustri acquirenti come i Savoia; nel 1877 all’Esposizione Nazionale di Belle Arti a Napoli il suo dipinto Il Monte San Martino (Lago di Lecco) viene infatti acquistato dal re Vittorio Emanuele II. Nonostante l’avvento della Scapigliatura, con le sue aperture ai fuggevoli effetti del plein air, la sua interpretazione del paesaggio rimane legata fino alla fine ai principi di un solido realismo e ai tempi lunghi dello studio in atelier.
UBI Banca
ART UP è un’iniziativa di carattere culturale con cui UBI Banca intende offrire alla gentile clientela un incontro ravvicinato e “guidato” con le opere della sua collezione d’arte antica e contemporanea. Ogni mese, presso l’ingresso della Sede Centrale di Piazza Vittorio Veneto 8, una nuova opera d’arte (dipinto, scultura, disegno, fotografia, stampa, video, installazione, ecc.), selezionata tra quelle facenti parte della sua raccolta, viene proposta al pubblico e analizzata tramite una scheda storico-critica illustrata e collezionabile realizzata per l’occasione dallo storico dell’arte e curatore Enrico De Pascale.
La collezione d’arte della Banca, che assomma alcune centinaia di opere di età compresa tra il XIV e il XXI secolo (dipinti, sculture, disegni, fotografie, stampe, ecc.), si è formata nel corso di quasi centocinquant’anni, intrecciando le proprie vicende con quelle della Banca stessa, fondata nel lontano 1869. Una raccolta ampia e variegata capace di coniugare l’attenzione per la produzione artistica locale e nazionale – da Baschenis a Fra’ Galgario, da Piccio a Manzù, da Ghirri a Boetti – con l’interesse per le proposte più sperimentali della scena internazionale: da Kapoor a Buren, da Armleder a Gillick, da Halley a Yan Pei Ming. Una varietà di opzioni linguistiche ed espressive che è frutto di precise scelte collezionistiche orientate a rappresentare al meglio il complesso e articolato panorama della cultura artistica passata e contemporanea.