a cura di Sara Fontana
Spazio menouno (piazza Garibaldi, Treviglio)
Opening: sabato 14 maggio 2016, ore 18.30
Orari di apertura: da martedì a domenica: 15.30 – 19.00
Informazioni:
ufficio.cultura@comune.treviglio.bg.it tel. 0363 317502 – 0363 317506
Sabato 14 maggio 2016 a Treviglio, presso lo spazio menouno, con una performance per uno spettatore alla volta verrà inaugurata la mostra personale di Virginia Zanetti (Fiesole 1981), artista che nel 2014 partecipò alla terza edizione del Premio d’arte “Città di Treviglio” e Concorso Giovani Talenti.
La performance Mind the gap è un passaggio dal fuori al dentro, uno scambio di domanda e risposta, un transito tra richiesta e ascolto, nel quale lo spettatore diviene protagonista.
La medium Tarika guida nella lettura divinatoria dei tarocchi, dove il simbolo della carta è un espediente per mostrare il grado di coscienza di ciascuno di noi.
Il processo che viene messo in scena, con la sua arcana ritualità, spinge a riflettere anche sul ruolo dell’arte e dei suoi meccanismi di fruizione. Quale funzione può avere un’opera d’arte? Quale processo innesca in noi spettatori?
Conclusa la serata inaugurale, la mostra presenterà alcune opere inerenti alla performance.
Mind the gap inaugura nell’ambito di The Blank ArtDate – La Città dei destini incrociati (13-14-15 Maggio 2016).
La VI edizione di The Blank ArtDate, le tre giornate dedicate all’arte contemporanea, è ispirata al romanzo di Italo Calvino “Il castello dei destini incrociati” e ai Tarocchi Colleoni-Baglioni che ne corredano le pagine.
Il tarocco associato alla mostra di Virginia Zanetti è l’Otto di Bastoni.
Virginia Zanetti è nata a Fiesole nel 1981. Laureatasi in pittura con lode all’Accademia di belle arti di Firenze, consegue un diploma specialistico e un master in didattica dell’arte. Collabora con istituzioni italiane e straniere per la cultura e l’arte contemporanea, come il Man di Nuoro, il CCC Strozzina di Firenze, il CAC Luigi Pecci di Prato, la Kunsthalle di Berna, il CACT di Bellinzona ed il Museo Mog di Goa in India. Il suo lavoro è presente in prestigiose collezioni come il MAC di Lissone o i Frigoriferi Milanesi, oltre che nel volume Breve storia della curatela di Hans Ulrich Obrist, per il quale ha realizzato ad acquerello i ritratti dei curatori (postmediabooks 2011).