Un percorso artistico, performativo e di approfondimento all’ombra della repressione
curata da Emanuele R. Meschini
opere di Paolo Baraldi, Simone Longaretti, Daniele Maffeis, Luca Resta
con la collaborazione di MatèTeatro e Yanzi
e un contributo audio di Elena Giuliani.
Iniziativa partecipante ad Artdate le giornate dell’arte contemporanea organizzate da The Blank.
Le violenze non sono mai gratuite, si pagano con mancate assunzioni di responsabilità, e con lo spirito di
corpo.
Una mano armata, dura come la pietra, confonde e mistica il concetto di difesa, una mano che si perde nel
tempo, che si nega alla gente, una mano che giura sulla repubblica e che rende falsa testimonianza perdendosi nella nebbia dei lacrimogeni, portando con se le istituzioni oltre che le tante morti mai spiegate.
Eroi per tempi di crisi e con loro antieroi, gregari, vittime, esecutori, martiri, guardie, ribelli, assassini, complici, testimoni, giudici, gente comune.
Possono le arti visive (e gli artisti) sottrarsi ad una lettura onesta e non edulcorata di abusi e violenze che proseguono ininterrotte e sostanzialmente impunite?
Le lagrime non sono più il segno del sublime.
La realtà è un televisore che cade dal tetto di una palazzina. Niente la può fermare.
Il popolo è minorenne, la città è malata, ad altri spetta il compito di curare e di educare, a noi il dovere di reprimere! La repressione è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!
da Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
Inaugurazione Venerdì 17 maggio h. 21.00
apertura dal 18 al 26 maggio | h.16-30-19.30
o su appuntamento: upperart.bg@gmail.com
c/o upper Lab, via Pescaria 1, Bergamo.