ART UP 2/2015
Incontri ravvicinati con la collezione d’arte di Banca Popolare di Bergamo, a cura di Enrico De Pascale
2- 27 febbraio 2015
Alighiero Boetti, Mappa, 1984
Arazzo, cm 130×180
Bergamo, Collezione Banca Popolare di Bergamo
Tra le creazioni più popolari dell’artista, la serie degli Arazzi (o Mappe) travasa una rigorosa elaborazione di matrice concettuale entro una forma accattivante e di immediata identificazione: il planisfero rielaborato in base alle zone di influenza geopolitica dei diversi Stati e delle diverse potenze. l’opera è il risultato di una riflessione sul tema della delega, della collaborazione, della casualità nell’espressione creativa. l’arazzo infatti è stato eseguito in Afghanistan da maestranze locali di sesso femminile in base a precise indicazioni dell’artista. la scelta dell’arazzo
ha il significato di valorizzare una tecnica artigianale dal glorioso passato che l’Occidente ha inspiegabilmente dimenticato. Al tempo stesso determina un’inedita congiunzione tra la sofisticata invenzione dell’artista e la tecnica, socialmente meno prestigiosa, della tessitura, praticata da una manodopera femminile (che in quanto tale è a tutti gli effetti co-autrice dell’opera). Un ruolo non meno importante è affidato al caso, misurabile dalle inevitabili difformità tra ie disposizioni dell’artista e gli esiti formali di chi, a migliaia di chilometri di distanza, ha affrontato l’arduo compito di tradurle nella paziente arte della tessitura.
ALIGHiERO BOETTI (Torino 1940- Roma 1994)
Esordisce con una personale presso la Galleria Christian Stein di Torino (1967) e con le successive esposizioni dell’Arte Povera, il movimento promosso dal critico Germano Celant. infaticabile sperimentatore, utilizza materiali extrartistici come il cemento, la carta, il legno, i tubi, l’eternit (Un metro cubo 1966). Col tempo il suo lavoro assume una marcata impronta concettuale che lo porta a interessarsi ai temi del doppio e della serialità, della delega e della collaborazione nonchè delle convenzioni classificatorie relative al mondo dei numeri, delle mappe, delle carte geografiche. Realizza gli Arazzi e il grandioso palinsesto a ricamo intitolato I mille fiumi più lunghi del mondo (1979) con la collaborazione di donne afghane. nel 1972 esegue Mettere al mondo il mondo che dà origine ad una serie di opere create con la penna biro. Ha esposto numerose volte alla Biennale d’Arte di Venezia (l’ultima, postuma, nel 2001).
Banca Popolare di Bergamo promuove il progetto ART UP, un’iniziativa culturale finalizzata alla conoscenza del proprio patrimonio artistico. Ogni mese, un’opera d’arte diversa facente parte della collezione della Banca, verrà esposta al pubblico nell’atrio della Sede Centrale di Piazza Vittorio Veneto 8. Non una semplice presentazione, ma un vero e proprio “invito” alla lettura e alla fruizione tramite schede storico-critiche illustrate e collezionabili, realizzate per l’occasione dallo storico dell’arte Enrico De Pascale, Curatore responsabile della collezione. Con il progetto ART UP vengono così rese visibili opere d’arte antica e contemporanea normalmente “inaccessibili” perché ubicate negli uffici, nelle filiali, nei caveaux della Banca.
La collezione d’arte della Banca, che assomma diverse centinaia di opere di età compresa tra il XIV e il XXI secolo (dipinti, sculture, disegni, fotografie, stampe, ecc.), si è formata nel corso di quasi centocinquant’anni, intrecciando le proprie vicende con quelle della Banca stessa, fondata nel lontano 1869. Una raccolta ampia e variegata capace di coniugare l’attenzione per la produzione artistica locale e nazionale – da Baschenis a Fra’ Galgario, da Piccio a Manzù, da Ghirri a Boetti – con l’interesse per le proposte più sperimentali della scena internazionale: da Kapoor a Buren, da Armleder a Gillick, da Halley a Yan Pei Ming. Una varietà di opzioni linguistiche ed espressive che è frutto di precise scelte collezionistiche orientate a rappresentare al meglio il complesso e articolato panorama della cultura artistica passata e contemporanea.
Banca Popolare di Bergamo, appartenente al Gruppo UBI Banca, opera attraverso 357 sportelli nelle province di Bergamo, Varese, Monza e Brianza, Como, Lecco, Milano, Brescia e Roma. Fondata nel 1869, la Banca ha costantemente svolto il ruolo di Istituto di riferimento per il territorio in cui opera, distinguendosi per il sostegno all’economia locale e per le iniziative di carattere sociale e culturale.
Banca Popolare di Bergamo, Piazza Vittorio Veneto n. 8 – Bergamo Orari dal lunedì al venerdì: 8.20/13.20 – 14.40/16.10