• Italiano
  • English
  • EN/IT
    TRE FOTOGRAFI MESSICANI: CONTRAPPUNTO E ARTIFICIO
    TRE FOTOGRAFI MESSICANI: CONTRAPPUNTO E ARTIFICIO
    [= TRE === FOTOGRAFI ==== MESSICANI ==== CONTRAPPUNTO ==== E === ARTIFICIO ==]
    QUARENGHICINQUANTA
    07.04.18 - 21.04.18

    dal 7 al 21 aprile 2018
    da martedì a venerdì ore 15:30 – 19:00
    sabato dalle ore 10:30 – 12:30  15:30 – 19:00
    Galleria Quarenghicinquanta
    via Quarenghi 50 – Bergamo (interno cortile)



        [== LINK ==]

    TRE FOTOGRAFI MESSICANI: CONTRAPPUNTO E ARTIFICIO

    mostra fotografica

    di ANGELA ARZINIAGA, JAVIER GONZALES, EVERARDO RIVERA

    con il patrocinio del Comune di Bergamo e del Consolato del Messico

    Galleria Quarenghicinquanta, via Quarenghi 50 – Bergamo (interno cortile)

    dal 7 al 21 aprile 2018

    apertura da martedì a venerdì ore 15:30 – 19:00

    sabato dalle ore 10:30 – 12:30  15:30 – 19:00

    7 aprile 2018 alle ore 18:00 

    inaugurazione mostra, con la presenza del Console del Messico e dei tre artisti, in residenza presso la galleria  

    8 aprile alle ore 18:00 

    incontro-dibattito: “Fotografia messicana da Manuel Alvarez Bravo ai giorni nostri” condotto da Luigi Erba, storico della fotografia, con la partecipazione dei tre artisti espositori 

    ingresso libero

    Il progetto

    (secondo Ivàn Ruiz)

    Di fronte all’apertura che sta vivendo l’arte della fotografia messicana contemporanea con la sua presenza in vari scenari internazionali e considerando inoltre la ricerca e la sperimentazione che alcuni giovani praticano nella loro opera, che in gran parte trova eco anche fuori dal Messico, sarebbe difficile sostenere che una mostra di fotografi messicani, presentati fuori dai confini del paese – in questa occasione a Bergamo (Italia) – rappresenti o dia una visione nazionale, come sarebbe potuto accadere soltanto alcuni decenni fa. Nel caso di questa mostra, la principale caratteristica che si nota è l’assenza di qualsiasi accenno folcroristico, che è evidenziata simbolicamente con la scelta cromatica in bianco e nero come azione ed effetto in tutte le opere fotografiche che qui verranno esposte. Anche se il lavoro di Everardo Rivera si può considerare giustamente come fotografia-documento, per questa mostra l’artista ha selezionato dal suo ampio repertorio una serie di immagini che evidenziano una tensione  tra  il registrare, il documentare e lo sperimentare dell’autore. In questo modo, una fotografia con sfumature etnografiche, come quella che Rivera ha scattato nelle vicinanze di varie “pulquerias” e nelle cantine di Puebla e vicinanze, contrasta in gran parte con alcune opere nelle quali l’abilità esecutiva si manifesta nei processi di stampa, negli interventi e nei montaggi. Per quanto riguarda Angela Arziniaga, con riferimenti ed alcune allusioni surrealiste con derivazioni di genere (si pensi a certi ricorsi da André Kortész a Francesca Woodman), espone una serie di fotografie estempeiche, dove la scelta di un’angolazione al livello del suolo crea una serie di deformazioni spazio-corporali. Inoltre, le stesse sono il risultato di una sperimentazione più diffusa nel campo delle arti visive. Arziniaga rivisita forme di corpi e di oggetti come delle entità evanescenti e fino a un certo punto ambigue. In conformità a questo ultimo lavoro, la serie di Sergio Javier Gonzàles, concepita come un’esplorazione formale del proprio autoritratto, si potrebbe interpretare come il risultato di una performance dove il corpo dell’artista si espone dietro una vetrina, come fosse in una teca che attenti woyeurs guardano. Questa serie, in particolare, deriva dall’idea del corpo umano visto come materia nell’atto del modellare: concetto che proviene dalla body art, che tuttavia nel caso di Gonzales assume carattere erotico e claustrofobico.

    (Ivàn Ruiz)

    Il progetto

    (secondo Stefania Burnelli)

    Il corpo, la luce, lo spazio. Il gioco, la memoria, la performance. Sono vari i fronti di ricerca degli artisti messicani ANGELA ARZINIAGA, EVERARDO RIVERA, JAVIER GONZALES che usano l’obiettivo fotografico per sperimentare, provocare, raccontare.

    L’evento proposto dalla galleria Quarenghicinquanta a Bergamo, nell’aprire una finestra sull’odierna scena artistica messicana, focalizza sulle specificità di ogni singolo autore, nel segno della soggettività dello sguardo e dell’universalità della visione.

    Non si tratta di un lavoro collettivo ma dell’intersezione di traiettorie diverse di indagine che richiede una riflessione individuale. Si esplorano le prospettive dell’arte fotografica come inquietudine di ricerca, come esercizio formale, come sfida estetica ed etica.

    Tre voci diverse e audaci dialogano sui temi dell’attualità espressiva e degli orizzonti della fotografia tenendosi fedeli all’unicità della propria poetica senza sottrarsi alla contaminazione tra i linguaggi visivi contemporanei. Tre voci figlie di una cultura dalle forti matrici identitarie, radicate nella lezione dei maestri del Novecento americano ed europeo e aperte agli interrogativi connaturati all’evoluzione del mezzo tecnico, nella tensione mai risolta tra autenticità e artificio.

    (Stefania Burnelli, critica d’arte)

    Profilo degli artisti

    ANGELA ARZINIAGA GONZALEZ (1960)

    Laureata presso la Facoltá di Arti Plastiche dell’Universidad Veracruzana. Diplomata in Disegno e Gestione di Esposizioni presso la Benemérita Universídad Autónoma de Puebla. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive nella Repubblica Messicana e all’estero. Premio Nazionale Francisco de la Maza, 1988, Ha ottenuto varie borse di studio tra le quali: nel 1993 la Beca Nacional de Producción para Jovanes Creadores del Fondo Nacional para la Cultura y las Artes (FONCA); Nel 1998 e 2004 la Beca para Creadores con Trayectoria del Fondo Estatal para la Cultura y las Artes de Puebla (FOESCAP). Ha ottenuto, inoltre, la lode nella Seconda Biennale Puebla de los Angeles, organizzata dall’Universidad Iberoamerican. Nel 2001, la Beca para Creadores con Trayectoria del governo dello Stato di Veracruz. Vincitrice della Terza Biennale Puebla de los Ángeles per la fotografia. È membro fondatore di Foto Apertura, A. C., del Movimiento Fotografico Independiente, Fundación Puebla, A.C., del Salón Independiente de Arte Erótico, del Gabinete Fotografico e del Gabinete Arte y Cultura, A.C. Collabora con riviste d’arte e di divulgazione scientifica. Le sue opere sono state riprodotte in cataloghi, libri d’arte e di fotografia, e presente in trasmissioni televisive. Ha impartito lezioni sulla fotografia presso l’Universidad de las Américas-Puebla (UDLA), l’Universidad Veracruzana, l’Universidad Iberoamericana e presso il Centro Integral de Fotografia.

    Vive e lavora a Puebla (Messico).

    EVERARDO RIVERA (1949)

    Ricercatore presso l’Istituto di Scienze Sociali e Materie Umanistiche della Benemerita Universidad Autónoma de Puebla. Laureato presso la Scuola di Storia della stessa università. Ricercatore nel campo dell’immagine. Collabora dal 1980 con riviste d’arte e cultura e di divulgazione scientifica. Ha lavorato nel Laboratorio – Studio di Attilio De Stefanis , Milano. Dal 1976 ha partecipato a diverse esposizioni in luoghi come: Caracas, Città del Messico, Germania dell’Est, Università dell’Arizona; Milano, São Paulo, Beogradski Sajam, Sarajevo (Yugoslavia), Sala Espositiva “Virgilio Carbonari” a Seriate (Bergamo) e Il Brunitoio a Ghiffa, Verbania, Italia. È stato selezionato in The 53rd International Photographic Salon of Japan nel 1993, ed ha ottenuto il Premio Speciale per la sua opera Los tiemperos. Premiato alla Biennale di Fotografia dell’Instituto Nacional de Bellas Artes 1988. Premio nell’VIII Concorso di Fotografia Antropologica (1988) della Escuela Nacional de Antropologia e Historia. Nel 1999 ha ottenuto la borsa di studio di Creador con Trayectoria, che rilascia il Fondo Estatal para la Cultura y las Artes dello Stato di Puebla. Ha esposto al Palacio de Bellas Artes nella mostra El Mito de los Volcanes nel 2005 e nello stesso anno presso il Centro de la Imagen con una mostra retrospettiva.

    Vive e lavora a Puebla (Messico).

    SERGIO JAVIER GONZALEZ CARLOS (1950)

    Artista nel campo delle arti visive. Molte sono le mostre personali, tra le quali: Il Diaframma a Milano, il Museo Amparo a Puebla, la Universidad Iberoamericana Golfo Centro, Universidad de las Américas UDLA (Cholula) Puebla, oltre a varie collettive in biennali internazionali di fotografia e arte: nel 1985 Salon Internazionale Cine-Foto Ottica (SRCOF), Milano, e Svetski Bienale Fotografije (BEFU), Yugoslavia. Le sue opere sono state esposte presso il Museo di Arti Decorative di Praga, Il Museo dell’Università Nazionale della Corea. L’ Übersee Museum di Brema e nel Bürgerhalle im Rathaus di Wolfsburg, Germania, Palazzo Municipale, Sala Espositiva “Virgilio Carbonari” a Seriate (Bergamo) e alla galleria Brunitoio a Ghiffa, Italia. Le sue fotografie sono state pubblicate in varie riviste  tra le quali  Flash Art International,  Flash Art in Europa, Art News, Print USA, Critica Elementos, Metapolítica, etc.. Tra le altre pubblicazioni si evidenziano: Museo de Escultura Contemporánea Federico Silva, La Basilica Catedral de la Puebla de los Angeles, a La Luz de la Puebla, Apologia del Teatro Principal de Puebla, Dal Diario Messicano di Mario Benedetti, Josep Bartoli dela Diputació di Barcellona (Spagna), Las Iglesias de Puebla e Vida Eterna, la Capilla de San Ildefonso, Puebla.

    Vive e lavora a Puebla (Messico).

    © THE BLANK 2024
    SOCIAL
                   
    APP
       
    TRE FOTOGRAFI MESSICANI: CONTRAPPUNTO E ARTIFICIO