lunedì – venerdì: 8.20/13.20 – 14.40/16.10
INGRESSO LIBERO
Banca Popolare di Bergamo,
Piazza Vittorio Veneto n. 8 – Bergamo
ART UP 6/17 – JOUSSEF NABIL
a cura di Enrico De Pascale
Joussef Nabil
Cinema Self-portrait (Firenze 2006)
Shirin Neshat (Casablanca 2007)
Stampa alla gelatina d’argento, acquarellata a mano – cm 40 x 27 cad.
Bergamo, collezione Banca Popolare di Bergamo
Come in un diario privato, Nabil esegue immagini di paesaggi, oggetti, ritratti e soprattutto autoritratti, tramite fotografie in bianco e nero che lui stesso colora a mano, con cura artigianale, spesso ispirandosi ai film egiziani della propria adolescenza. Questa presa di distanza dalle manipolazioni tipiche della fotografia digitale (la foto dipinta diviene un unicum) non è però un esercizio nostalgico fine a se stesso ma un espediente espressivo utile a condurre l’osservatore in una dimensione di memoria e di sogno. Nella folta galleria dei ritratti scorrono le celebrities del mondo dello spettacolo, del cinema, della musica, di cui l’artista fornisce un’interpretazione delicata, intimista, decisamente inconsueta, in cui affiorano fragilità, solitudine ed altri aspetti normalmente assenti nelle immagini stereotipate divulgate dai mass media.
Joussef Nabil (Il Cairo 1972)
L’artista osserva la vita come se fosse uno spettacolo, analizzando e testimoniando ogni minuto del suo personale “film”. È affascinato dall’idea che nelle storie del cinema gli attori giochino un ruolo in cui nulla è reale, tutto è illusione. Realizzando che molte delle sue star preferite sono ormai scomparse, coltiva il desiderio di incontrare quelle ancora vive e attive, immortalandole nelle sue fotografie, “prima che sia troppo tardi”. Così facendo, Nabil mette in scena una realtà fittizia che testimonia tuttavia sia i paradossi e le contraddizioni del Medio Oriente contemporaneo, sia le fantasie e le stravaganze delle stelle del cinema egiziano degli anni pre-rivoluzionari. Nel 2009 l’artista ha esposto alla LIII Biennale di Venezia e a Villa Medici a Roma.