Dal lunedì al venerdì: 8.20/13.20 – 14.40/16.10
INGRESSO LIBERO
UBI Banca
Piazza Vittorio Veneto n. 8 – Bergamo
a cura di Enrico De Pascale
1-29 dicembre 2017
MICHELANGELO PISTOLETTO (Biella 1933)
Multiplo colore
Serigrafia su acciaio inox
cm 100×100
L’opera è emblematica dell’originale riflessione inaugurata dall’artista agli inizi degli anni Sessanta sul tema del doppio, della relazione tra immagine e verità, tra la rappresentazione artistica e la realtà vissuta dallo spettatore. L’utilizzo di superfici specchianti, una tipologia presente “in immagine” in numerosi capolavori del passato –dai pittori fiamminghi sino a Las Meninas di Vélazquez e oltre- nasce dalla volontà di scardinare il mondo chiuso dell’opera d’arte per inglobarvi la realtà viva e cangiante dello spettatore e dello spazio circostante. In tal modo Pistoletto centra l’obiettivo di eliminare la virtuale “quarta parete” che per secoli ha tenuto separati e incomunicanti (se non tramite artifici illusionistici quali il trompe l’oeil o volgendo lo sguardo delle figure verso l’osservatore) il mondo fittizio dell’arte e quello vivo e pulsante della realtà.
MICHELANGELO PISTOLETTO (Biella 1933)
E’ tra i più importanti protagonisti del movimento dell’Arte Povera. Nel 1967 con il progetto Zoo, che presuppone una diversificazione delle attività creative e dei linguaggi (arte, danza, teatro, musica, performance) in grado di stimolare il coinvolgimento attivo del pubblico, pone le basi per i più ambiziosi programmi denominati Progetto Arte (1994) e Cittadellarte-Fondazione Pistoletto (Biella 1996) fondati sull’idea che “l’arte è espressione più sensibile del pensiero ed è tempo che l’artista prenda su di sè la responsabilità di porre in comunicazione ogni altra attività umana, dall’economia alla politica, dalla scienza alla religione…in breve tutte le istanze del sociale”. Nel 2003 è stato insignito del Leone d’Oro alla carriera alla 50° Biennale di Venezia.
UBI Banca
ART UP è un’iniziativa di carattere culturale con cui UBI Banca intende offrire alla gentile clientela un incontro ravvicinato e “guidato” con le opere della sua collezione d’arte antica e contemporanea. Ogni mese, presso l’ingresso della Sede Centrale di Piazza Vittorio Veneto 8, una nuova opera d’arte (dipinto, scultura, disegno, fotografia, stampa, video, installazione, ecc.), selezionata tra quelle facenti parte della sua raccolta, viene proposta al pubblico e analizzata tramite una scheda storico-critica illustrata e collezionabile realizzata per l’occasione dallo storico dell’arte e Curatore Enrico De Pascale.
La collezione d’arte della Banca, che assomma alcune centinaia di opere di età compresa tra il XIV e il XXI secolo (dipinti, sculture, disegni, fotografie, stampe, ecc.), si è formata nel corso di quasi centocinquant’anni, intrecciando le proprie vicende con quelle della Banca stessa, fondata nel lontano 1869. Una raccolta ampia e variegata capace di coniugare l’attenzione per la produzione artistica locale e nazionale – da Baschenis a Fra’ Galgario, da Piccio a Manzù, da Ghirri a Boetti – con l’interesse per le proposte più sperimentali della scena internazionale: da Kapoor a Buren, da Armleder a Gillick, da Halley a Yan Pei Ming. Una varietà di opzioni linguistiche ed espressive che è frutto di precise scelte collezionistiche orientate a rappresentare al meglio il complesso e articolato panorama della cultura artistica passata e contemporanea.