Ornaghi & Prestinari
Cristalleria
2021
Scultura in cristallo fotografata
Courtesy Ornaghi & Prestinari
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON ORNAGHI & PRESTINARI
È lecito estrapolare una frase da un discorso, slegare una parola dalle altre, alcuni momenti dalla vita intera?
New worlds in old worlds,
new words in old words,
new worlds in old words,
new words in old worlds.
Si potrebbe dire che tutto ciò che la vita fa sia spostare le cose. Anche la parola è spostare l’aria con il suono.
Irene Fenara
Supervision
2022
Stampa a getto d’inchiostro
82×110 cm
Courtesy l’artista, UNA, Piacenza, ZERO…, Milano
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON IRENE FENARA
Si dice che l’altezza minima per accorgersi della curvatura terrestre sia di circa 20 km dall’altezza del mare. Nella stratosfera gli occhi potrebbero lacrimare un poco, e creare degli aloni, delle sfocature e degli annebbiamenti nella vista, i colori diventano vividi e ci chiediamo cosa la lente di una videocamera ci dica sulla relazione tra il nostro pianeta e quello che stiamo guardando.
Gabriele De Santis
Doppio Titolo: Linea d’aria; Sweet dream, 2021
Collage digitale
Dimensioni variabili
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON GABRIELE DE SANTIS
Da tempo sto pensando di trasportare le mie opere o anche un’intera mostra usando la mia bicicletta. Sarebbe certamente lento, ma rispettoso dell’ambiente e lungo il cammino avrei abbastanza tempo per pensare o addirittura fare altre opere d’arte.
Se la mia bici avesse le ali e potesse volare come un pappagallo, dovrei pedalare per soli 6917 km dal mio studio per raggiungere il Museum of Modern Art di New York. Le opere d’arte potrebbero stare nel mio cestino, come Elliot ed E.T. Sognare è dolce.
[Cartoline Faticose 04]
Roberto Pugliese
Critici Ostinati Ritmici
solenoidi, circuiti, microcontrollori, cavi, sensori, connessione internet
2010
Courtesy Studio la Città, Verona
Photo credit: Michele Alberto Sereni
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON ROBERTO PUGLIESE
La natura, intelligenza superiore e mistica è costantemente mortificata da una delle sue creazioni, l’essere umano che, come un tumore, aggredisce il suo stesso organismo. Così come la natura permette all’uomo di sfruttarla, allo stesso tempo ha fatto in modo che l’uomo, evolvendosi, si dotasse di una coscienza e di una sensibilità, armi delle quali la natura si serve per autodifendersi. A volte la sensibilità umana si traduce in estro e sfocia nella produzione artistica, la quale ha il dovere ed il potere di essere testimone della società, un mezzo di comunicazione attraverso il quale possa svilupparsi una coscienza comune.
Göksu Kunak a.k.a. Gucci Chunk
AN(A)KARA
2021
Photo credit: Ethan Folk
Courtesy l’artista
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON GUCCI CHUNK
La creazione di immagini visive dell’Oriente
appartiene alla fantasia di
la mente occidentale.
Un proiettile legale
Un cadavere
Accoglienza
Noi forniamo
Un’occidentalizzazione
Personalizzata
Selettiva
Sei stanco di vergognarti della tua identità tradizionale?
Hai avuto problemi a dire che sei realmente musulmano?
Hai paura che l’Islam prenda il controllo della tua democrazia?
Hai paura della degenerazione causata dell’eccessiva occidentalizzazione?
Siamo qui per guidarti
I trucchi infallibili per il benessere
Guarda e sentiti al meglio
Da un uomo malato a
L’uomo nuovo
È bello, vero?
Applausi!
Jessica Stockholder
Lo studio Agosto 2021
Photo credit: Jessica Stockholder
Courtesy l’artista e Galleria Raffaella Cortese
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON JESSICA STOCKHOLDER
Benedikt Hipp
Festivities Eigenschaften elastischer Körper
2021
dittico, olio su MDF
176 x 270 cm ciascuno
Courtesy l’artista e Monitor Roma, Lisbona, Pereto
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON BENEDIKT HIPP
Nell’ultimo anno a Roma come borsista a Villa Massimo ho proseguito la sperimentazione in ambito pittorico e scultoreo indagando figure primordiali e parti di corpi, luoghi della trasformazione e della transizione. Il corpo è un tema ricorrente nel mio lavoro. Mi muovo tra pittura, scultura e oggetti – tra finzione e materia. Talvolta questa interazione sembra essere analoga al conflitto quotidiano tra le nostre idee, la nostra carne e le nostre ossa. Questo conflitto è il luogo in cui viviamo. Indipendentemente dalle nostre origini o da dove ci troviamo su questo pianeta, tutti noi condividiamo quell’eterno campo di mezzo.
Graham Hudson
Athleisure Antiquity (Fountain)
2020
940 cm x 980 cm x 350 cm
Impalcatura, palle da ginnastica, tubo flessibile, acqua, piscina in acciaio e figure in polipropilene; Discobolo, David, Nike e Venere
Commissionato da by Wavelength, Shanghai
Courtesy, Monitor Roma, Lisbona, Pereto
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON GRAHAM HUDSON
Desideri costruire un corpo bello? Nel 1882, l’artista circense Friedriech Wilhem Müller girò l’Italia, ispirato da sculture come il David di Michelangelo, con l’intento di rimodellare il proprio corpo a loro immagine. Si ribattezzò Eugen Sandow, diventando il primo body builder al mondo e un simbolo del Modernismo. È nel Grande Vetro di Duchamp e nell’Ulisse di Joyce. Schwarzenegger chiama Sandow ‘My Hero’, ha ispirato l’aerobica della NASA e lo yoga moderno. Ma le sculture romane erano copie di opere greche perdute, che erano più algoritmi matematici che studi anatomici. Oggi inseguiamo questa storia di classicismo, modernismo e facsimile per sognare l’irraggiungibile.
Michael Fliri
Stargazer (Self-portrait)
2020
Fotografia
Courtesy Galleria Raffaella Cortese, Milano
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON MICHAEL FLIRI
– Mi precipitai a tendergli la mano: “D’accordo! Affare fatto; datemi la borsa, la mia ombra è vostra”. Accettò e subito si inginocchiò davanti a me e, sotto i miei occhi, con abilità senza pari, staccò delicatamente la mia ombra dall’erba, dalla testa ai piedi, la sollevò, l’arrotolò e alla fine se la mise in tasca –
Storia straordinaria di Peter Schlemihl, Adelbert von Chamisso (1813)
Ribaltiamo questa storia. L’autoritratto è estratto dalla tasca come una scultura aptica, staccando dalla stessa una superficie trasparente e, con degli interventi “alchemici”, arriva a una graduale smaterializzazione per manifestarsi, infine, come un’immagine effimera di luce/ombra.
Con mezzi analogici “Stargazer (Self-portrait)” trova un linguaggio visivo speculativo che appare digitale.
Laura Pugno
Dominante / Recessivo
2018
stampa fotografica, legno vetro e poliuretano
44x32x19 cm
Courtesy the artist
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON LAURA PUGNO
Il nostro involucro, come lo chiamo io, ovvero, l’isolamento culturale che ci separa dalla natura, è alquanto simile (per usare un’immagine che mi ossessiona da quando ero bambino) al finestrino di una carrozza ferroviaria illuminata di notte. Per gran parte del tempo il finestrino è uno specchio delle nostre apprensioni, compresa quella riguardante la natura. In quanto specchio, ci pervade dalla sensazione che il mondo esista principalmente in riferimento a noi: fu creato per noi; noi siamo il suo centro e la ragione della sua esistenza. Di tanto in tanto, però lo specchio si trasforma in una vera finestra, attraverso la quale non vediamo altro che una natura indifferente, la quale procede da un tempo incalcolabile senza di noi, sembra averci generato solo per caso e, se mai fosse cosciente, non potrebbe che dolersi d’averlo fatto.
[Northrop Frye, Creation and Recreation]