Zilla Leutenegger al lavoro
Photo credit: Sebastian RinderknechtTHE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON ZILLA LEUTENEGGERMi piacciono:
_23 gradi Celsius (all’esterno) _i cani da pastore bergamasco _le cucine _la strada di casa _i piedi grandi _la sensazione dopo aver nuotato _le mele verdi _noleggiare un’auto _i grand hotel _i gin tonic con molta tonica _i pantaloni di ottima fattura _i meloni _il tintinnio dei bicchieri _l’ordine nell’armadio _essere salvata da un buon DJ _ballare _l’acqua pulita _il blu notte _la mattina presto _il riposo _essere da soli ma non soli _la combinazione di numeri, colori e lettere _il cioccolato _gli occhi neri _il cibo piccante _lunga introduzione, storie breve _i disegni spaziali _i dialetti _l’aceto _il pavimento di pietra _i piedi tranquilli _i profumi amari _il dolore lieve ai muscoli _l’umorismo _parlare con il mio gatto _gli spigoli vivi nei disegni _il sale delle mie lacrime _il vino bianco _i dolci amari _l’inizio di un progetto _un buon sonno _cambiare i vestitiLuisa Rabbia al lavoro su
Birth
2017
Matita colorata su acrilico su tela
274 x 513 cm
Photo credit: David Dixon
Courtesy l’artista
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON LUISA RABBIA
Il mio lavoro inizia con un innumerevole numero di impronte digitali sulla tela, il mio approccio è fisico e intuitivo. Sia che io intrecci le linee della matita o che graffi attraverso strati di pittura, i segni si accumulano su un’ampia superficie facendo riferimento sia al tempo sia alla responsabilità che deriva da ogni singola azione. Immagino i nostri corpi immersi in tracce invisibili lasciate dall’umanità nel corso del tempo, piccole particelle che inspiriamo ed espiriamo e che inevitabilmente determinano un presente mai slegato da passato e futuro. Vedo le impronte come fossili, tracce che sono lì, in attesa di interagire con la realizzazione del dipinto.
Evan Roth
Landscapes
2020
Video in rete locale
Photo credit: Bruno Lopes, Red Lines with Landscapes, Portogallo (Lisbona), Fidelidade Arte, 31 gennaio – 22 maggio, 2020, Lisbona
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON EVAN ROTH
Il mio lavoro recente si concentra su come il pregiudizio influenzi i sistemi. La nostra attuale rete in fibra di vetro sepolta non discende dal cloud, ma ha una storia che risale almeno fino alla “All Red Line”, il nome dato alla prima rete telegrafica che ha circumnavigato il globo. Altrimenti nota come “Cintura dell’Impero”, questo cavo arrivò solo nelle aree contrassegnate in rosso sulle mappe raffiguranti l’impero britannico. Questi sistemi sono narrazioni che sono definite intenzionalmente e non intenzionalmente dalle storie e dai pregiudizi di coloro che hanno il potere di definire da che parte stare.
Irina Kirchuk
Cloudburst
Veduta dell’installazione
2018
Commissione Bold Tendencies
Photo credit: Damian Griffiths
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON IRINA KIRCHUK
Il nostro paesaggio urbano.
Gli oggetti irrilevanti e incustoditi che riempiono il mondo con la loro obsolescenza materiale e con una funzionalità meschina e apparente.
Un panorama assurdo.
Autocritica, parodia, sarcasmo, humor, camouflage, ironia, minimalismo.
Il simbolico e l’ovvio, il reale e l’immaginario.
I materiali di scarto e il loro fascino, un’istantanea gratuita, non ricercata, della nostra quotidianità.
Quelli non sono pezzi solitari, perduti e dimenticati da Dio, al contrario, sono tracce di mondi governati da sistemi prima sconosciuti.
Le porte si aprono al mistero, alla fantasia o al divertimento.
Gli oggetti trovati non sono solo un risparmio di risorse, ma puntano anche il dito contro il nostro comportamento economico.
Ottonella Mocellin Nicola Pellegrini The space between us and the unknown 2021 Video still Photo credit Alberto Caffarelli/Daniela del Pomar THE BLANK CONTEMPORARY ART 99 WORDS WITH MOCELLIN-PELLEGRINI |
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Alphabet Biography Crime Displacement Empowerment Family Gift Hostility Invisibile Journey Kin Legacy Memory Nation Origin Personal Quiver Resistance Sound Trauma Us Voice Word Xenophobia You Zero |
Adoption Biology Compensation Dreams Estrangement Fracture Ghost Hospitality Identity Justice Knife Loss Melody Narration Ocean Political Quest Resilience Silence Truth Unknown Void World Xanadu Yarn Zenith |
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Valentina Medda
Healing interventions for domestic wounds
Santarcangelo Festival_2019
Dimensioni variabili
aghi di agopuntura, muri domestici
Courtesy e photo credit: Claudia Borgia
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON VALETINA MEDDA
“Non fai altro che mettere in luce ciò che è già li’” mi hai detto una volta.
Mi hai ferito – suonava come un’accusa.
Ma in fondo… non è questo ciò che davvero conta – sottolineare l’esistente?
Chi sono io per creare? Cosa deve essere creato?
[Healing intervention for domestic wound_intervention#1 | NY, 2015]
Bianco-Valente
Terra di me
2018
Stampa Fine art
Collezione permanente Fondazione Sicilia, Palermo
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON BIANCO-VALENTE
L’uomo, fin dalla notte dei tempi, ha sentito la necessità di legare insieme gruppi di stelle con linee immaginarie, di fatto invisibili nel cielo notturno. Il lavoro dell’artista si basa su questi stessi principi: rendere visibile l’invisibile, suggerire, evocare, fare emergere la rete infrasottile di connessioni che tiene legati insieme eventi, persone e luoghi, nello spazio e nel tempo. Continuare a porsi le domande che sembrano non avere una risposta, continuare a cercare il vero senso dell’esistenza, praticando il terreno di gioco dei filosofi e degli uomini di fede, alla continua ricerca di nuove prospettive da cui osservare l’esistente.
Ornaghi & Prestinari
Cristalleria
2021
Scultura in cristallo fotografata
Courtesy Ornaghi & Prestinari
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON ORNAGHI & PRESTINARI
È lecito estrapolare una frase da un discorso, slegare una parola dalle altre, alcuni momenti dalla vita intera?
New worlds in old worlds,
new words in old words,
new worlds in old words,
new words in old worlds.
Si potrebbe dire che tutto ciò che la vita fa sia spostare le cose. Anche la parola è spostare l’aria con il suono.
Irene Fenara
Supervision
2022
Stampa a getto d’inchiostro
82×110 cm
Courtesy l’artista, UNA, Piacenza, ZERO…, Milano
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON IRENE FENARA
Si dice che l’altezza minima per accorgersi della curvatura terrestre sia di circa 20 km dall’altezza del mare. Nella stratosfera gli occhi potrebbero lacrimare un poco, e creare degli aloni, delle sfocature e degli annebbiamenti nella vista, i colori diventano vividi e ci chiediamo cosa la lente di una videocamera ci dica sulla relazione tra il nostro pianeta e quello che stiamo guardando.
Gabriele De Santis
Doppio Titolo: Linea d’aria; Sweet dream, 2021
Collage digitale
Dimensioni variabili
THE BLANK CONTEMPORARY ART
99 PAROLE CON GABRIELE DE SANTIS
Da tempo sto pensando di trasportare le mie opere o anche un’intera mostra usando la mia bicicletta. Sarebbe certamente lento, ma rispettoso dell’ambiente e lungo il cammino avrei abbastanza tempo per pensare o addirittura fare altre opere d’arte.
Se la mia bici avesse le ali e potesse volare come un pappagallo, dovrei pedalare per soli 6917 km dal mio studio per raggiungere il Museum of Modern Art di New York. Le opere d’arte potrebbero stare nel mio cestino, come Elliot ed E.T. Sognare è dolce.
[Cartoline Faticose 04]