L’immagine coordinata di ArtDate 2023, disegnata da Studio TEMP, è generata tramite l’intelligenza artificiale.
ArtDate
Festival di arte contemporanea
ARTIFICIO | 13° edizione
Bergamo, Brescia
10, 11, 12 novembre online
16, 17, 18, 19 novembre Bergamo
24, 25, 26 novembre Brescia
[== programma ArtDate 2023 ==]
In occasione di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, l’associazione culturale THE BLANK in collaborazione con Palazzo Monti sceglie di strutturare un percorso condiviso che sia manifestazione plastica della volontà di collaborazione delle due città.
Palazzo Monti e The Blank strutturano quindi insieme la 13° edizione di ArtDate, festival di arte e cultura contemporanea organizzato a Bergamo e Brescia, nel quale vengono coinvolte le principali istituzioni culturali pubbliche e private dei due capoluoghi, oltre che artisti, gallerie, collezionisti, dimore storiche e scuole.
ArtDate 2023, il cui titolo è ARTIFICIO, è un grande evento culturale, unico ed inedito, espressione fattuale della mission della capitale della Cultura, ovvero crescere insieme. Tra gli eventi principali: l’installazione INFINITO PRESENTE di Yayoi Kusama presso Palazzo della Ragione a Bergamo; la mostra a Palazzo Monti a Brescia; il momento del GALLERIES TIME dedicato alle inaugurazioni delle mostre nelle gallerie; l’apertura di una pluralità di studi d’artista e collezioni private generalmente inaccessibili al pubblico.
ArtDate si apre con un ciclo di appuntamenti online la cui fruizione è resa possibile al pubblico sordo grazie ad un apposito servizio di sottotitolatura e traduzione in LIS – Lingua dei Segni Italiana.
Gli highlights:
ArtDate
Festival di arte contemporanea
12° edizione
CORPO LIBERO
10 11 12 13 novembre
Bergamo
[== programma ArtDate 2022 ==]
“Dopo gli dei, le rivoluzioni e i mercati finanziari, il corpo diventa il criterio di verità. Solo il corpo dura, solo il corpo permane. Riponiamo in lui tutte le nostre speranze e da esso ci aspettiamo una realtà che altrimenti ci sfugge. Il corpo è diventato il centro di tutti i poteri, l’oggetto di tutte le nostre aspettative, e persino quelle di salvezza. Noi siamo questi esseri strani, questi sconosciuti, gli uomini del corpo.”
Hervé Juvin “Il trionfo del corpo”
CORPO LIBERO è il tema affrontato durante ArtDate, il Festival di arte contemporanea che si svolge a Bergamo dal 10 al 13 novembre.
Si tratta di un’ampia riflessione su cosa significhi, ammesso sia oggi possibile o lo sia mai stato, avere un corpo libero.
La ritrovata prossimità dopo gli anni della pandemia e del distanziamento sociale, lo spettro della guerra in Europa, ma anche un’analisi di quanto ossessiva sia divenuta l’attenzione attorno al corpo: un corpo-prodotto, che vive molto di più ma dura molto meno, un corpo-politico, l’idea della bellezza come forma di identità, un corpo-schiavo dei dettami della moda per essere guardato e desiderato, un corpo costruito, trasfigurato, un corpo-esposto, un corpo-immagine.
Un corpo che si confronta con il progressivo venir meno dell’idea dell’immortalità, declinando la salvezza in salute avvalendosi di ritualità contemporanee quali diete, esercizi fisici, digiuni intermittenti, trattamenti di bellezza.
Questi sono i temi che vengono sollevati negli eventi della XII edizione di ArtDate, attraverso percorsi espositivi, talk, performance, letture, proiezioni.
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[== SABATO 16 ==][= Programma ArtDate 2021 – Nel tempo sospeso =]
[= CS ArtDate 2021 – Nel tempo sospeso =]
[= Press kit ArtDate 2021 – Nel tempo sospeso =]
ARTDATE
Festival di Arte Contemporanea
XI edizione
NEL TEMPO SOSPESO
11 12 13 14 novembre Bergamo
Quello del TEMPO SOSPESO è il tema affrontato nella XI edizione del Festival di Arte Contemporanea ArtDate che si svolge a Bergamo dall’11 al 14 novembre.
Si tratta di un’ampia riflessione sull’indeterminatezza e apprensione che sta caratterizzando questo indimenticabile periodo di cui tutti noi siamo protagonisti e testimoni, fase storica anche però densa di aspettative e desideri.
Giovedì 11, venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 novembre, Bergamo ospita l’undicesima edizione di ArtDate, Festival di Arte Contemporanea organizzato da The Blank.
Diventato nel corso del tempo un punto di riferimento capace di avvicinare e promuovere l’arte contemporanea presso un pubblico ampio e diversificato, in questa edizione ArtDate presenta numerose novità̀ di rilievo, focalizzando l’attenzione sulla tematica del tempo sospeso, rinverdendo l’attenzione alle tematiche di accessibilità e partecipazione.
THE BLANK 10° ANNIVERSARIO
JONATHAN MONK
BENEFIT A SOSTEGNO DELLE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE
Per festeggiare nel migliore dei modi il traguardo dei primi 10 anni di attività, The Blank ha avuto il piacere di collaborare con l’artista britannico Jonathan Monk che ha realizzato in esclusiva per l’associazione una nuova serie di lavori il cui ricavato sosterrà la produzione di nuove mostre e progetti.
Le opere prendono il titolo ironico Shelf Life, espressione inglese che indica il periodo di tempo durante il quale una merce può essere immagazzinata senza diventare inadatta all’uso, al consumo o alla vendita.
Allo stesso tempo l’opera si presenta come una libreria della vita, dove il gesso simula le coste dei libri che ci accompagnano nel tempo.
La serie è stata realizzata per la mostra The Gift. On Life and Death che il 13 Novembre 2020 inaugurerà a Bergamo in occasione del Festival di Arte Contemporanea ArtDate.
A Jonathan Monk (Leicester, 1969. Vive e lavora a Berlino) sono state dedicate mostre personali presso alcune delle più prestigiose istituzioni internazionali, tra cui Palais de Tokyo (Parigi, Francia), Irish Museum of Modern Art (Dublino, Irlanda), Kunsthaus Baselland (Muttenz, Svizzera).
Il suo lavoro è stato incluso in numerose kermesse, tra cui la Biennale del Whitney (2006), la 50a e 53a Biennale di Venezia (2003, 2009), la Biennale di Berlino (2001) e la Biennale di Taipei (2000).
Nel 2012 gli è stato assegnato il Prix du Quartier Des Bains, a Ginevra.
JONATHAN MONK
Shelf Life, 2020
gesso su tela serie di 36 pezzi unici
24 x 30 cm
800 €/cad
* L’ importo viene versato a titolo di contributo ed erogazione liberale a sostegno delle varie attività culturali promosse dall’Associazione “THE BLANK” ed è deducibile ai sensi del combinato disposto degli articoli 100 comma 2 lettera h) D.P.R. 917/1986 e art. 14 c. 1 D.L. 35/2005 – Oneri di utilità sociale
per info e prenotazioni: associazione@theblank.it
Matilde Cassani e Andrea Romano sono i vincitori del programma di residenza Il Dono, dedicato a 2 artisti residenti in Italia e realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo.
Il progetto prevede un mese di residenza presso gli spazi di The Blank, nell’area di Via Giacomo Quarenghi di Bergamo, finalizzato alla produzione di un’opera inedita sulla tematica del dono da presentare alla mostra Il Dono. Sulla vita e la morte, a cura di Stefano Raimondi, presso Palazzo della Ragione, Bergamo. La mostra, che vede la partecipazione di Alberto Garutti, Jonathan Monk, Namsal Siedlecki e Félix González-Torres, inaugurerà la X edizione del Festival Artdate, organizzato da The Blank (dal 12 al 15 novembre 2020).
La giuria, composta da Camilla Mozzato, Stefano Raimondi e Cristina Rota, ha deciso di premiare all’unanimità i progetti di Matilde Cassani (1980) e Andrea Romano (1984) , che saranno realizzato durante il periodo di residenza presso The Blank Residency rispettivamente nei mesi di settembre e ottobre 2020.
Liberamente ispirata alla storica bocca della verità il progetto “La Bocca della verità” di Matilde Cassani ha saputo interpretare lo spazio espositivo in maniera dinamica e partecipativa, abbinando la tematica del dono a quella del caso, della fortuna e della verità. L’opera consiste in una grande maschera metallica che libera nell’aria dei piccoli doni: dei fazzoletti di stoffa preziosa e ricamata con effigi e simboli che, una volta sparati fuori dalla sua bocca, volteggeranno nell’aria fino a posarsi a terra. Il pubblico potrà portare a casa il dono che verrà emesso dalla bocca della verità in momenti non
annunciati. I ricami dei doni saranno parole di buon auspicio: simboli e riferimenti a cavallo tra superstizione, fortuna e verità.
Il progetto di Andrea Romano è stato premiato per la sua capacità di interpretare la tematica del dono nel pieno spirito di condivisione e collaborazione, configurandosi al contempo come dono verso il pubblico e a sostegno a un ulteriore progetto artistico. Andrea Romano realizzerà un lavoro attraverso uno scambio con l’artista Massimo Grimaldi (Taranto 1974). Il progetto prevede l’impiego di una parte del budget di produzione a sostegno di “.give”, un’app ideata da Massimo Grimaldi partendo dalla premessa che una comunità, per definirsi tale, deve essere necessariamente solidale. In cambio Andrea Romano avrà accesso al materiale grafico e testuale dell’app, che elaborerà sotto forma di ritagli. Una versione digitale delle opere prodotte saranno scaricabili gratuitamente dalla landing page di .give, mentre gli originali costituiranno la mostra presso Palazzo della Ragione. Infine sarà realizzata una grossa quantità di stampe che il pubblico potrà prendere e portare con sé. La pratica artistica si configura così come l’incontro tra la sfera personale e soggettiva e la sfera collettiva fatta di valori condivisi.
Si ringraziano Andrea Balatti e Lucia Colombo.
Bio:
Matilde Cassani moves on the border between architecture, installation and exhibition design. Her practice reflects the spatial implications of cultural pluralism in the contemporary Western context. Her works have been showcased in many cultural institutions, galleries and published in several magazines such as Architectural Review, Domus, Abitare, Arqa, Arkitecktur, MONU magazine on Urbanism.
She has been a resident fellow at “Akademie Schloss Solitude” in Stuttgart and at the “Headlands Center for the Arts” in San Francisco. Storefront for Art and Architecture in New York hosted her exhibition “Sacred Spaces in Profane Buildings” in September 2011. She moreover designed the National Pavilion of The Kingdom of Bahrain at the XIII Venice Architecture Biennale in 2012 and she took part of the XIV Venice Architecture Biennale (Monditalia) with the piece “Countryside worship”, recently acquired by the Victoria and Albert Museum in London.
Andrea Romano (1984) vive e lavora a Milano. Andrea Romano è considerato tra gli artisti più interessanti della sua generazione. Diplomato all’Accademia di Brera di Milano, ha preso parte, tra le altre, nel 2016 alla 16° Quadriennale di Roma, all’esposizione The Picture Club presso l’Accademia Americana di Roma e alla mostra Ennesima a cura di Vincenzo De Bellis alla Triennale di Milano, alla collettiva Sous les Paves, la Plage nel 2012 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, nel 2015 un solo show alla galleria Gaudel de Stampa di Parigi e nel 2011 alla Gasconade di Milano.
Venerdì 13 dicembre 2019 ha avuto luogo un evento speciale organizzato in collaborazione con The Blank dall’agenzia di comunicazione bergamasca specializzata in branding: Quid – Value to communication, sponsor della mostra Il Corpo Insensato (2019-2020, Palazzo della Ragione, a cura di Stefano Raimondi), con gli ospiti Andrea Mastrovito e Giuseppe Stampone in dialogo con Stefano Raimondi, direttore di The Blank, e Lorenzo Sommariva, titolare di Quid, sul connubio arte-comunicazione, ponendosi come interrogativo principale la domanda “cosa unisce arte e branding?”. Giuseppe Stampone ha presentato inoltre l’inedita collezione Sale, un lavoro volto a ricordare come l’arte sia spesso confinata in una funzione decorativa, a scapito della sua potenza espressiva e critica.
[== Rassegna stampa ArtDate 2020 ==]
[== CS ArtDate 2020 edizione digitale ==]
[== CS e immagini Palazzo della Ragione_Il Dono. Sulla vita e la morte ==]
[== CS e immagini talk_Arte, segni, performance. Riflessioni sulla comunicazione visiva ==]
[== MOSTRA IL DONO. SULLA VITA E LA MORTE ==]
ARTDATE | ON-LINE
Festival di arte contemporanea X edizione
IL DONO | THE GIFT
Il Dono | The Gift è il tema affrontato nella X edizione del Festival di arte contemporanea ArtDate svoltosi a Bergamo dal 12 al 15 novembre.
Come reazione rispetto al difficile momento storico che stiamo vivendo, The Blank ha scelto di convertire il Festival in forma digitale anzichè annullarlo, dando così un segnale di resistenza del mondo della cultura.
Di seguito i link per vedere e rivedere tutti gli appuntamenti del Festival:
CONFERENZA INAUGURALE con MASSIMO FINI
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Massimo Fini, giornalista e scrittore, affronta il tema del “Dono” attraverso una lettura di Denaro, sterco del demonio, saggio sulle orme di Marcel Mauss, in conversazione con Claudia Santeroni.
MOSTRA IL DONO. SULLA VITA E LA MORTE
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Link audio-videoguide in Italian and Italian Sign Language (LIS)
In attesa di poter visitare la mostra dal vivo, il curatore Stefano Raimondi ci conduce alla scoperta delle opere di Matilde Cassani, Alberto Garutti, Felix Gonzalez-Torres, Andrea Mastrovito, Jonathan Monk, Andrea Romano, Namsal Siedlecki.
TALK con ED ATKINS e DAVID KAMP
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Ed Atkins (artista e curatore), David Kamp (compositore e sound designer) e Stefano Raimondi (presidente di The Blank) si confrontano sul progetto espositivo The Act Of Seeing With One’s Own Eye, che rende omaggio alla produzione del padre del cinema sperimentale Stan Brakhage e alla ricerca di David Kamp.
GALLERIES TIME
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Le gallerie e gli spazi espositivi di Bergamo e provincia presentano i loro progetti attraverso brevi video.
TALK INFERNI. PAROLE E IMMAGINI DI UN’UMANITÀ AL CONFINE
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Giuliano Zanchi presenta il libro di Giovanna Brambilla in conversazione con l’autrice.
TALK METAFOTOGRAFIA (2). LE MUTAZIONI DELLE IMMAGINI
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Presentazione del libro con Sara Benaglia, Mauro Zanchi, Corrado Benigni, Teresa Giannico, Alessandro Sambini.
TALK ARTE, SEGNI, PERFORMANCE. RIFLESSIONI SULLA COMUNICAZIONE VISIVA
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a cura di The Blank LISten Project
Rita Mazza (direttrice artistica del Festival del Silenzio e performer segnante), Nicola Della Maggiora (artista di Visual Vernacular), Claudia Santeroni e Maria Marzia Minelli (curatrici impegnate in una ricerca sulla pratica della performance) introducono una riflessione sulla Lingua dei Segni e sul suo rapporto con le pratiche performative, teatrali e di Visual Vernacular.
Le opere di Matilde Cassani e Andrea Romano sono state realizzate per la mostra Il Dono durante la residenza a The Blank, resa possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
Il Festival è frutto di un’intesa culturale con il Comune di Bergamo volta alla promozione e alla valorizzazione di Bergamo come città d’arte e cultura.
ArtDate è supportato da Regione Lombardia e riconosciuto dalla piattaforma EFFE – Europe for Festivals, Festivals for Europe per la sua qualità artistica, il coinvolgimento della comunità locale e al contempo il respiro europeo.
Giovedì 14, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 Novembre, Bergamo ospita la nona edizione del Festival di arte contemporanea ArtDate, per la prima volta organizzato in autunno, protagonista di una programmazione culturale della città che si dispiega lungo tutto l’anno.
Diventato nel corso del tempo un punto di riferimento capace di avvicinare e promuovere l’arte contemporanea presso un pubblico ampio e diversificato, la nona edizione del Festival presenta numerose novità di rilievo, dando principale attenzione alle tematiche di accessibilità e partecipazione.
Essere Parte / Being Part Of, sviluppato attorno a 6 sezioni tematiche (Show Time, Talk, Collezioni e Dimore, Studio Visit, Kids, ArtErasmus), è una riflessione estesa sul significato di condivisione, che parte dal corpo umano e si estende fino al corpo sociale e politico.
Il tema attorno cui si sviluppa il Festival è legato all’importanza dell’attività e dell’autonomia del singolo operante all’interno di un sistema che lo sostiene e ne valorizza l’unicità, un’analisi sulla cooperazione nel rispetto della contestuale indipendenza.
Come in un organismo, in cui la salute e l’autosufficienza delle parti sono funzionali al benessere del corpo che le ospita, così le varie realtà che partecipano ad ArtDate conservano e coltivano una loro singolarità, ma nella convinzione che coordinandosi sia più semplice ottenere il proposito prefisso:
nella fattispecie, la crescita e il potenziamento della vita culturale della città.
L’impegno collettivo si sposa dunque con l’alto grado di autonomia e iniziativa individuale in favore del perseguimento dell’intento condiviso.
Il Festival si sviluppa in più di 30 appuntamenti che coinvolgono tutta la città di Bergamo. Sono presentati i lavori di oltre 100 artisti e all’interno dei progetti sono coinvolte prestigiose istituzioni quali GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea, BeGo – Museo Benozzo Gozzoli, MAMbo –Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Thyssen Bornemisza di Madrid e TATE Modern di Londra.
La Residenza IN PRATICA è il progetto vincitore del bando “Per Chi Crea”, sostenuto da Mibac e SIAE, realizzato in collaborazione con AIR – artinresidence e in partnership con da FARE e Viaindustriae. Da ottobre a novembre 2019, 6 artisti italiani under 35, selezionati da una giuria internazionale, realizzano un programma di residenza tra Foligno e Bergamo.
Gli artisti sono stati scelti tra i candidati dalle residenze della rete di AIR-artinresidence chiamate a collaborare al progetto proponendo ciascuna fino a un massimo di due artisti italiani under 35.
I vincitori sono:
Giovanni Chiamenti candidato da VIR Viafarini-in-residence, Matteo Coluccia candidato da GuilmiArtProject, Edoardo Ciaralli candidato da GuilmiArtProject, Mattia Ferretti candidato da Diogene-Bivaccourbano, Ludovico Orombelli candidato da R.A.M.O. Ritratto a Mano e Roberto Memoli candidato da RAMDOM.
La giuria che ha selezionato gli artisti vincitori è composta da Stefano Raimondi, Carlo Sala e Eugenio Viola.
È Marinella Senatore la vincitrice del 44° Premio Matteo Olivero.
Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) è un’artista multidisciplinare, con una formazione in musica, belle arti e cinema. La sua pratica è caratterizzata da una forte dimensione collettiva, partecipativa e sociale.
L’artista presenta la sua opera “Dance First/Think Later” che andrà a rendere unico il foyer del Cinema Teatro Magda Olivero.
La giuria di questa edizione è composta da Sara Fumagalli, Matteo Ghidoni, Roberto Giordana, Tiziana Buccico e Arturo Demaria.
In occasione delle mostre organizzate da The Blank, LISten Project propone audio-videoguide accessibili a persone sorde, segnanti e non, e udenti. Ogni video contiene una spiegazione delle opere in Lingua dei Segni Italiana (LIS) accompagnata da sottotitoli e voce narrante.
Le audio-videoguide sono realizzate nell’ottica inclusiva del Design for All, consentendo così la fruizione ai differenti pubblici. Tra le proposte elaborate rientrano anche audio-videoguide pensate per i bambini.
Sempre nell’ottica di rendere la proposta culturale di The Blank accessibile, LISten Project propone degli approfondimenti in LIS con sottotitoli in italiano sulla riceca di alcuni degli artisti più rilevanti del panorama contemporaneo:
– Regina José Galindo
– Laura Pugno
– Jessica Stockholder
– Göksu Kunak
– Gian Maria Tosatti
The Blank Educational propone alle scuole di diverso grado un progetto didattico volto a indagare un tema sensibile per l’attualità e per la collettività come quello del dono, concetto attorno al quale si strutturano numerose attività dell’associazione nel 2020.
Il tema del dono viene proposto ai bambini e ai ragazzi sotto forma di laboratori ispirati a due degli artisti in mostra nella X Edizione del Festival di Arte Contemporanea ArtDate 2020 (12-15 novembre 2020), Alberto Garutti e Namsal Siedlecki.
Che cosa significa donare?
Se dono, mi aspetto di avere qualcosa in cambio?
In quanti modi si può donare?
Che cosa si può donare?
Si può donare il tempo, un sorriso o un oggetto?
Le proposte sono rivolte alle scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, secondo una modalità nuova, che rende tutti i partecipanti attori dello stesso progetto.
L’opera vincitrice, Analemma, è stata proposta dal duo di artisti newyorkese Mark Barrow & Sarah Parke, ed è stata allestita presso Cappella Cavassa, una sala rinascimentale inserita nel chiostro del convento di San Giovanni a Saluzzo. L’opera è tutt’ora presente nella Cappella.
La 40a edizione del Premio Matteo Olivero ha invitato attraverso una open call artisti italiani e internazionali, senza limiti di età e di utilizzo dei mezzi espressivi, alla progettazione di una mostra personale sul tema Ricordare la memoria.
Il totale delle candidature pervenute per partecipare al Premio ammonta a 336. A giudicarle è stata una giuria composta da:
Stefano Raimondi, Direttore di The Blank Contemporary Art e Direttore Artistico di ArtVerona
Eva Fabbris, storica dell’arte e curatrice della Fondazione Prada di Milano
Leah Pires, scrittrice e curatrice
Roberto Giordana, vicepresidente della Fondazione CRC di Cuneo
Arturo Demaria, membro della Fondazione Amleto Bertoni
L’edizione 2019 del Premio Matteo Olivero è stata la prima ad adottare il format su invito, che ha poi mantenuto.
L’edizione 2019 ha visto come artista vincitore il colombiano Santiago Reyes Villaveces (1986). A nominarlo è stato Eugenio Viola.
L’opera Harp è stata allestita nella Sacrestia della Chiesa di Sant’Ignazio, a Saluzzo. L’opera è stata donata dall’artista alla Città ed è tutt’ora presente all’interno della Sacrestia.
A selezionare gli artisti sono stati i seguenti advisor internazionali:
Lorenzo Balbi, Michael Bank Christoffersen, Andrew Berardini, Ginevra Bria, Andrea Bruciati, Emily Butler, Domenico De Chirico, Julia Draganovic, Fredi Fishli, Sara Fumagalli, Georgia Horn, Denis Isaia, Ellen Kapanadze, Lara Khaldi, Sam Korman, Luca Lo Pinto, Simone Menegoi, Bernardo Mosqueira, Alberta Romano, Sona Stepanyan, Marianna Vecellio, Saverio Verini, Eugenio Viola, Xiaoyu Weng.
Gli artisti selezionati per la 41a edizione sono stati:
Paola Angelini, Riccardo Arena, Mehraneh Atashi, Ruth Beraha, Luca Bertolo, Bruno Botella, Benji Boyadgian, Dachal Choi, Fabrizio Cotognini, Pauline Curnier Jardin, Anne De Boer, Aria Dean, Paul Eastwood, Farhad Farzali, Francesco Gennari, Oscar Giaconia, Corinna Gosmaro, Ayrson Heraclito, Jacob&Manila, Gvantsa Jishkariani, Andre Komatsu, Phanos Kyriacou, Leigh Ledare, Isaac Lythgoe, Andrea Mastrovito, Luca Monterastelli, Jade Montserrat, Sveta Mordovskaya, Ebechova Muslimovam Oren Pinhassi, Gala Porras Kim, Carlos Reyes, Santiago Reyes Villaveces, Adam Stamp, Jennifer Taylor, Rebecca Topakian, Nicola Verlato, Jan Vorisek, Jakub Woynarowski, Zapruder, Davide Zucco.
A giudicare i progetti pervenuti è stata una giuria composta da:
Stefano Raimondi, Direttore di The Blank Contemporary Art e Direttore Artistico di ArtVerona
Chrissie Iles, Curatrice del Whitney Museum di New York
Nicola Ricciardi, Direttore delle OGR di Torino
Roberto Giordana, Vice Direttore Generale della Fondazione CRC di Cuneo
Arturo Demaria, membro della Fondazione Amleto Bertoni
È l’artista tedesco Veit Laurent Kurz il vincitore della 42° edizione del Premio Matteo Olivero.
L’inaugurazione della mostra, dopo esser stata rimandata a causa dell’emergenza coronavirus, si è tenuta il 2 ottobre 2020 presso la Sala “de Foix” di Casa Cavassa (Saluzzo, Piemonte).
Ad assegnare questa edizione del Premio una giuria internazionale composta da:
Marianna Vecellio, curatrice del Castello di Rivoli di Torino
Ruba Katrib, curatrice del MoMA PS1 di New York
Stefano Raimondi, Direttore di The Blank Contemporary Art e Direttore Artistico di ArtVerona
Roberto Giordana, vicepresidente della Fondazione CRC di Cuneo
Arturo Demaria, membro della Fondazione Amleto Bertoni.
A segnalare l’artista vincitore è stata Caterina Molteni (Curatrice indipendente), che come altri professionisti del settore ha preso parte in qualità di advisor al Premio: Ilaria Bonacossa (Direttrice di Artissima, Torino), Michele Bonuomo (Direttore del mensile «Arte»), Elisa Carollo (Consulente d’arte), Irene Sofia Comi (Curatrice indipendente e critica d’arte), Laura Copelin (Direttrice esecutiva e curatrice Ballroom Marfa), Alfredo Cramerotti (Direttore MOSTYN, Galles), Giacinto Di Pietrantonio (Professore di Storia dell’Arte Accademia di Brera, Milano, Critico e Curatore Indipendente), Matilde Galletti (Storica d’arte, critica e curatrice), Matteo Ghidoni (Architetto ed editore), Antonio Grulli (Critico d’arte e curatore indipendente), Laura Lecce (Buyer per la sezione Design+Art del gruppo Yoox Net-A-Porter), Hanne Mugas (Direttrice Kunsthall Stavanger), Andrea Neustein (Curatrice indipendente), Letizia Ragaglia (Direttrice Museion, Bolzano), Maria Chiara Valacchi (Fondatrice spazio non-profit Cabinet di Milano), Benjamin Weil (Direttore artistico Centro Botín, Santander).
Gli artisti selezionati per la 42a edizione sono: Rosa Aiello, Olì Bonzanigo, Alfonso Borragán, Guendalina Cerruti, Roberto Coda Zabetta, Keren Cytter, Louis De Belle, Violet Dennison, Sarah Entwistle, Irene Fenara, Miguel Fernández de Castro, Anna Franceschini, Emily Jones, Veit Laurent Kurz, Sonia Leimer, Hanne Lippard, Marcovinicio, Silvia Mariotti, Ornaghi & Prestinari, Edoardo Piermattei, Giuliana Rosso, Gabriel Rico, Oscar Santillan, Lise Stoufflet, Patrick Tuttofuoco, Alice Visentin, Kennedy Yanko, Italo Zuffi.
THE BLANK KITCHEN
IRENE FENARA
TÈ E BISCOTTI
Venerdì 24 gennaio 2020, ore 9:30-12
Studio di Irene Fenara
Fondazione Collegio Artistico Venturoli
via Centotrecento 4, Bologna
Venerdì 24 gennaio, The Blank propone The Blank Kitchen | Irene Fenara – Tè e biscotti, appuntamento culinario organizzato in occasione della Bologna Art Week presso lo studio di Irene Fenara a Bologna dalle 9:30 alle 12:00.
The Blank Kitchen nasce con il desiderio di far entrare alcuni dei più interessanti artisti del panorama internazionale in relazione con gli appassionati d’arte e i curiosi attraverso uno strumento trasversale e conviviale come quello del cibo e della cucina.
Nata a Bologna nel 1990, Irene Fenara è un’artista italiana che lavora soprattutto con la video installazione e la sperimentazione fotografica, incentrata sull’interazione con le fotocamere di sorveglianza. La sua ricerca indaga il concetto di tempo e memoria, lavorando con immagini che ribaltano i punti di vista e generano situazioni di disorientamento spaziale, “con un occhio rivolto alle tecnologie e l’altro al cielo”.
Talk:
Around the end of the world or about the end of mankind
8 dicembre ore 18.00 (ora italiana)
Kyiv – IZONE, Naberezhno-Lugova St, 8
Talk organizzata da Izolyatsia – Platform for Cultural initiatives, The Blank Contemporary Art, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Kiev, in occasione della Giornata del Contemporaneo, iniziativa promossa da AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani).
Info:
Return to Odessa
Museum of Contemporary Art, Odessa
12 dicembre, 19.00
La mostra è visitabile dal 14 dicembre al 15 gennaio 2021
Odessa, spiaggia del lago Kuyalnyk, Ucraina
[= Episodio di Istanbul =]
The Blank Contemporary Art è lieta di essere tra i vincitori dell’Italian Council (settima edizione, 2019), programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Il Ministero ha premiato il progetto dell’artista Gian Maria Tosatti Dittico del Trauma, che ha come obiettivo quello di mostrare gli aspetti controversi di determinati contesti europei, realizzando dei “ritratti” della società privi di posizioni politiche personali o di convinzioni arbitrarie. Nello specifico l’artista indaga i panorami offerti dai contesti dell’Ucraina (Episodio di Odessa) e della Turchia (Episodio di Istanbul), luoghi emblematici dell’Europa contemporanea in cui si è consumato un trauma che ne ha alterato fortemente il tessuto culturale, politico e territoriale. I lasciti vengono esaminati dal punto di vista intimo e umano del cittadino sul quale inevitabilmente incidono, mettendone in discussione l’identità.
L’artista realizzerà due installazioni ambientali, una per ogni area. La restituzione finale dell’intera esperienza avverrà nella città di Bergamo, in una mostra che racchiuderà i due “episodi” che, facenti parte dello stesso progetto, andranno a formare il Dittico del Trauma.
Il progetto sarà accompagnato dalla realizzazione di un catalogo che documenterà le mostre e includerà testi critici volti a testimoniare lo stato attuale della nostra civiltà e immagini di documentazione degli interventi. Il catalogo sarà presentato ufficialmente in occasione della mostra a Bergamo.
Progetto realizzato in collaborazione con: RUFA – Rome University of Fine Arts (Roma, Italia), Accademia di belle arti di Napoli (Napoli, Italia), IZOLYATSIA. Platform for Cultural Initiatives (Kiev, Ucraina), Depo (Istanbul, Turchia).
Gian Maria Tosatti (Roma, 1980) è un artista visivo.
I suoi progetti sono indagini di lunga durata su specifici temi legati al concetto di identità dal punto di vista politico e spirituale. Il suo lavoro consiste principalmente in installazioni site specific di larga scala, concepite per interi edifici o aree urbane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità dei luoghi in cui opera. Nel 2015 ArtReview lo ha inserito nella lista dei trenta artisti più interessanti della sua generazione (Future Greats). Nel 2014 la rivista internazionale Domus ha incluso la sua installazione My dreams, they’ll never surrender tra le dieci migliori mostre al mondo per quell’anno. Tosatti è anche giornalista, editorialista per il Corriere della Sera e per la rivista Opera Viva, scrittore di saggi sull’arte e sulla politica.
Il suo lavoro è stato esposto all’Hessel Museum del CCS BARD (New York – 2014), al museo MADRE (Napoli – 2016), al Lower Manhattan Cultural Council (New York – 2011), alla Galleria Nazionale (Roma – 2017), al Petah Tikva Museum of Art (Petah Tikva – 2017), al Museo Archeologico di Salerno (Salerno – 2014), all’American Academy in Rome (Roma – 2013), al Museo Villa Croce (Genova – 2012), al Palazzo delle Esposizioni (Roma – 2008), al Chelsea Art Museum (New York – 2009), alla BJCEM (2014).
Ph: Paolo Biava
[= Visita guidata alla mostra “Statements” =]
[= Visite guidate alla mostra “Il Corpo Insensato” =]
[= Visita guidata alla mostra “The Blank TR – Transit Message Show” =]
LISten Project organizza visite guidate accessibili in Lingua dei Segni Italiana a collezioni permanenti, mostre temporanee e installazioni. Le visite guidate sono condotte da mediatori culturali LIS in grado di progettare percorsi tematici e modulari e di interagire direttamente con il pubblico in LIS senza il bisogno della mediazione di un interprete.
È Roberto Pugliese il vincitore del 43° Premio Matteo Olivero.
La giuria composta da Ilaria Bonacossa, dal 2017 direttrice di Artissima Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, Alessandro Rabottini critico d’arte, curatore e direttore artistico della Fondazione In Between Art Film, Arturo Demaria consigliere della Fondazione Amleto Bertoni, Roberto Giordana vicedirettore generale della Cassa di Risparmio di Cuneo insieme a Stefano Raimondi curatore del Premio, dal 2010 direttore di The Blank Contemporary Art e dal 2020 direttore artistico di ArtVerona ha assegnato all’unanimità il Premio Matteo Olivero 2021 a ROBERTO PUGLIESE con il progetto Sinestesia Eco.
L’opera, un’installazione sonora che sarà collocata sulla facciata del nuovo Centro Studi sulle Tastiere Storiche di Saluzzo, creerà un dialogo armonico tra i contenuti e gli strumenti presenti all’interno del Centro Studi e l’architettura esterna, trasformando l’edificio in un modello di Palazzo Musicale. Sinestesia Eco, quale cassa armonica delle attività di composizione del Centro Studi, metterà in dialogo passato e presente, unendo la tradizione musicale classica alle sperimentazioni elettroniche contemporanee. La natura al tempo stesso visiva e uditiva dell’opera sarà capace di interagire e coinvolgere la comunità del territorio e di essere al tempo stesso motore di un percorso culturale che la città di Saluzzo ha attivato attraverso il Premio Matteo Olivero.
La giuria ha inoltre attribuito due menzioni speciali a Raffaela Naldi Rossano e Eugenio Tibaldi per le proposte presentate e riconosce la grande qualità di tutti i progetti presentati ringraziando gli artisti e gli advisor che hanno preso parte al premio.
A segnalare i 27 finalisti del premio sono stati infatti prestigiosi advisor del panorama internazionale: Jessica Bianchera (storica dell’arte, curatrice indipendente e project manager, direttore artistico di Spazio Cordis e presidente di Urbs Picta), Daniele De Luigi (curatore di Fondazione Modena Arti Visive), Sara Dolfi Agostini (curatrice di Blitz Valletta, Malta), Rossella Farinotti (critica d’arte contemporanea e di cinema), Ilaria Gianni (co-fondatrice del Magic Lantern Film Festival), Lucrezia Longobardi (critica d’arte e curatrice indipendente), Matteo Lucchetti (curatore e scrittore), Lorenzo Madaro (Curatore d’arte contemporanea e docente di Storia dell’arte e Fenomenologia delle arti contemporanee nell’Accademia di Belle Arti di Lecce), Angel Moya Garcia (critico e curatore, è responsabile della programmazione del Mattatoio, Roma), Claudio Musso (critico d’arte, curatore indipendente, docente presso l’Accademia G. Carrara di Belle Arti di Bergamo), Domenico Quaranta (critico d’arte contemporanea, curatore e docente), Silvia Salvati (curatrice al Museo MADRE, Napoli), Valentina Tanni (storica dell’arte, curatrice e docente), Francesco Tenaglia (giornalista e direttore artistico dello spazio espositivo Sgomento Zurigo, Zurigo), Alessandra Troncone (storica dell’arte, curatrice e co-direttrice artistica di Underneath the Arches).
Il percorso di selezione, quest’anno finalizzato alla valorizzazione e al supporto di artisti italiani e residenti in Italia, ha candidato al Premio Matteo Olivero Filippo Berta, Letizia Calori, Lucia Cristiani, Daniele D’Acquisto, Giuseppe De Mattia, Antonio Della Guardia, Federica Di Pietrantonio, Binta Diaw, Christian Fogarolli, Ettore Favini, Riccardo Giacconi, Alberto Gianfreda, Norma Jeane, Mariangela Levita e Domenico Crisci, Jacopo Mazzonelli, Raffaela Naldi Rossano, Alek O., Parasite 2.0 e Ludovica Galletta, Donato Piccolo, Roberto Pugliese, Margherita Raso, Marinella Senatore, Michele Spanghero, Marco Strappato, Eugenio Tibaldi, Gian Maria Tosatti.